Legge 24 dicembre 2012, n. 234

La legge 234 del 2012 regola i rapporti del nostro Paese con l'UE e punta a rafforzare la partecipazione dell'Italia al processo normativo europeo e migliorare la capacità di rispettare le norme dell’Unione adottate nel nostro Paese.

Norma di riferimento per l'azione dell'Italia nell'Unione Europea, si compone di 61 articoli distribuiti in nove Capi ed è il punto di arrivo di un lungo percorso avviato con la legge 9 marzo 1989, n. 86 (legge "La Pergola") e proseguito con la Legge 4 febbraio 2005, n. 11 (legge "Buttiglione").

La legge ha introdotto molte novità rispetto alla precedente normativa. Segnaliamo tra le altre:

  • la rimodulazione dei rapporti tra Parlamento e Governo;
  • un ampliamento significativo, anche alla luce del Trattato di Lisbona, del ruolo degli organi parlamentari nella definizione delle politiche dell’Unione Europea;
  • la definizione della partecipazione delle Regioni, delle provincie autonome, delle autonomie locali e delle parti sociali al processo di formazione degli atti dell’UE;
  • lo sdoppiamento della tradizionale legge comunitaria annuale nella “legge di delegazione europea” e nella “legge europea”.

Vengono inoltre definite le modalità di coordinamento delle Pubbliche Amministrazioni sia nella fase di costruzione della normativa europea sia, una volta che questa sia stata adottata, nella fase della sua applicazione nell'ordinamento nazionale.

La legge tratta anche temi specifici, quali:

  • le attività contro le frodi;
  • la cooperazione amministrativa in materia di mercato interno;
  • il coordinamento nel settore degli aiuti di Stato. 

La legge stabilisce, infine, le procedure per attivare i ricorsi e gli interventi davanti alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea.


Legge 24 dicembre 2012, n. 234
Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea

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