Legge di delegazione europea 2025
22 luglio 2025
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti, ha approvato il 22 luglio 2025, con procedura d’urgenza, il disegno di legge di delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione Europea - Legge di delegazione europea 2025.
Il testo consente il recepimento di due direttive e l'adeguamento a 10 regolamenti europei. Il disegno di legge è articolato in 13 articoli, suddivisi in tre capi, e include un allegato con ulteriori 16 direttive da recepire senza necessità di criteri specifici di delega.
Il disegno di legge, tra l’altro, recepisce:
- norme europee relative alla modernizzazione dei sistemi dei disegni e modelli industriali e protezione degli stessi, a beneficio della crescita e della competitività, in particolare delle piccole e medie imprese, tenendo debitamente conto degli interessi dei consumatori;
- la direttiva (UE) 2024/1799, che mira a una maggiore circolarità all'interno dell'economia, nel più ampio contesto della transizione verde, incentivando la riparazione dei beni di consumo difettosi e il riutilizzo degli stessi;
- norme per la progettazione, costruzione ed immissione sul mercato delle macchine, quasi-macchine e prodotti correlati;
- trasparenza e integrità delle attività di rating ESG (ambientale, sociale e di governance);
- regolamento (UE) 2024/590, in materia di sostanze che riducono lo strato di ozono;
- raccolta e comunicazione dei dati ambientali relativi alle installazioni industriali, dando ulteriore attuazione al protocollo UNECE sui registri delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti;
- regolamento (UE) 2024/1157, finalizzato a proteggere l'ambiente e la salute umana dagli impatti negativi che possono derivare dalla spedizione di rifiuti;
- regolamento (UE) 2024/2847, relativo a requisiti orizzontali di cybersicurezza per i prodotti con elementi digitali;
- regolamento (UE) 2025/37, relativo, tra l'altro, alla certificazione della cybersicurezza per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (prodotti, servizi e processi che riguardano reti e sistemi informativi);
- regolamento (UE) 2025/38, per il rafforzamento della solidarietà e delle capacità dell'Unione di rilevamento delle minacce e degli incidenti informatici e di preparazione e risposta agli stessi;
- regolamento (UE) 2024/1735, che istituisce un quadro di misure per rafforzare l'ecosistema europeo di produzione delle tecnologie a zero emissioni nette e mira a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile delle stesse perseguendo, al contempo, obiettivi di neutralità climatica e di decarbonizzazione, nonché contribuendo a creare nuovi posti di lavoro nel settore e a migliorare la competitività dell'Unione Europea.